Gli aquiloni e la tecnica

 

Per volare indoor con un aquilone acrobatico il vento lo deve creare il pilota con il proprio movimento, quindi si percorrono dei cerchi, camminando all’indietro, le braccia sono distese in avanti, come se fossero un prolungamento dei cavi. I cavi sono corti, la lunghezza può variare dai 3,5 metri ai 5 metri, a seconda dello spazio disponibile e dalle dimensioni dell’aquilone. Una lunghezza di 4-4,5 metri è l’ideale per la maggior parte delle situazioni. I cavi sono leggeri, il carico di rottura va dai 10/15 kg ai 25, spesso non si usano le maniglie per avere un maggior controllo dell’aquilone.

Gli aquiloni acrobatici da indoor a due cavi sono aquiloni molto leggeri, generalmente hanno la spina più lunga dei moderni aquiloni da tricks outdoor e una maggiore superficie velica (a parità di apertura alare), la briglia è settata per permetterre all’aquilone di girare stretto. Anche gli aquiloni 4 cavi, tipo Revolution hanno le versioni indoor, con gli stessi principi dei 2 cavi.

Alcuni dei trick che si possono eseguire indoor sono gli stessi dell’outdoor: gli axel, il fade, il lazy Susan, le rotazioni piatte tipo 540 e slot machine. Alcune figure invece sono tipiche dell’indoor, come il passaggio dell’aquilone sopra la testa in posizione di fade.

Una serie di foto che mostrano l’esecuzione di un fade indoor:






 Le foto sono di Piero Cosimo, scattate a me durante il campionato indoor del 2002.

I l luogo ideale per volare indoor è una bella e spaziosa palestra, l’altezza è molto importante, usando dei cavi da 4 metri + l’altezza del pilota si arriva a 6/7 metri di altezza. E’ anche importante che non ci siano turbolenze che disturbino il volo, come porte e finostre aperte e/o impianti di riscaldamento/ventilazione che creano facilmente difficoltà nel volo. Con un aquilone indoor si può volare anche all’aperto, in assenza di vento, in realtà non è facile trovare all’aperto le condizioni perfette per volare con la tecnica che si usa indoor, la minima perturbazione disturba il volo.

 Con vento molto leggero si possono usare cavi più lunghi e volare non più come se fossimo in palestra ma con normale tecnica dell’outdoor. Per questo motivo personalmente trovo più adatti al volo cittadino, il cosiddetto street kiting gli aquiloni glider monofilo, meno sensibili alle leggere perturbazioni e correnti che si incontrano volando in città.

 
 
Nella foto sopra un Urban Ninja 53 (il numero identifica il modello prodotto da Kitewalker) durante un volo notturno in piazza Maggiore a Bologna.

Il segreto del volo di questo tipo di aquiloni monofilo sta nel sapiente uso del cavo, che viene tirato verso di se per far alzare l’aquilone, poi mollato nella fase di allontamento dal pilota e tirato ancora per farlo ruotare, e questa è la fase più delicata: é tutta una questione di equilibrio e dosaggio del cavo, tirando troppo violentemente o al momento sbagliato l’aquilone picchierà il naso a terra, se lo lasciamo troppo ne perderemo il controllo.

I glider, veleggiatori in italiano, sono aquiloni che sfruttano le correnti termiche per salire anche a grandi altezze (soprattutto i modelli più grandi) ma possono anche volare con pochi metri di cavo, naturalemente per questo tipo di volo sono più indicati i modelli piccoli. Queste caratteristiche li rendono molto versatili ed apprezzati sia dagli appassionati di aquiloni acrobatici che dagli amanti dei monofilo.

 

 

 

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